Economia
Un report scomodo per metterci in discussione
Vittorio Majorano racconta il processo che porterà alla presentazione del rendiconto sociale il 30 maggio."È il risultato di un lavoro in gruppi che dura tutto lanno"
ll bilancio sociale di una cooperativa sociale, lo dice la duplicazione del termine, potrebbe sembrare un avvitamento su se stessi. L?impegno per il bene comune è già la sua ragione di esistere, dunque perché un secondo bilancio? Risponde Virgilio Majorano, direttore della coop Acli di Pordenone, al suo terzo bilancio sociale, che si è rivelato uno strumento potentissimo di crescita aziendale. «Il bilancio civilistico, per una realtà come la nostra, non è adatto a esprimere il valore sociale dell?attività, perché è troppo vincolato da criteri normativi, una serie di numeri che abbiamo il dovere di pubblicare, ma dai quali non può emergere la nostra specificità».
Pari dignità con ?l?altro?
Il documento sarà presentato all?assemblea dei soci lavoratori (il 30 maggio prossimo) contemporaneamente al bilancio d?esercizio, per confermare che ha pari dignità rispetto al rendiconto obbligatorio, e per mettere meglio in evidenza la destinazione sociale delle risorse finanziarie. A tutto vantaggio, poi, del livello di partecipazione in assemblea. «Da quando presentiamo il report sociale, il dibattito è molto più vivace», continua Majorano, «soprattutto, credo, perché sono gli stakeholder stessi a produrre le informazioni, dunque hanno titolo e capacità di discuterne».
Sulla funzione formativa, e non solo informativa, del bilancio sociale, Majorano pone l?accento più volte, sottolineando come il processo di elaborazione abbia dato vita a «eventi organizzativi» motivanti e coinvolgenti per i 180 collaboratori. Fondamentali, ad esempio, i focus group interni ed esterni, cioè riservati al personale o aperti agli altri stakeholder. A cadenza biennale, i focus group si svolgono in azienda con il supporto di consulenti. «Ciò che le persone esprimono viene riportato nel bilancio sociale in forma anonima», tiene a dire Majorano. «È materiale prezioso per andare sempre avanti nel miglioramento gestionale. Ma attenzione, i focus group non nascono dal nulla: dietro ci sono almeno quattro incontri l?anno dei diversi gruppi di lavoro. Non è tempo sottratto all?operatività, ma un investimento che frutta moltissimo, come dimostra il fatto che in questi ultimi anni i risultati economici sono andati sempre migliorando».
La verifica? L?anno successivo
Un?altra risorsa importante è la figura professionale che da due anni presidia in azienda la qualità e i processi: un dirigente che oltre al bilancio, segue la certificazione Iso 9000 e interagisce con il reporting sociale, nel senso che gli obiettivi fissati dal sistema qualità vengono esplicitati nel bilancio. Molto interessante è il «luogo delle responsabilità», che all?interno del documento fissa i compiti del management nelle diverse aree gestionali: ad esempio, nella selezione del personale, il compito è dare informazioni il più possibile complete e trasparenti ai candidati durante i colloqui di selezione. E all?appuntamento dell?anno successivo, il bilancio dirà senza reticenze se l?obiettivo è stato raggiunto o no.
Da vent?anni a fianco dei ?deboli?
Identikit della coop Acli, che è anche meta di visitatori internazionali
ostituita nel 1983 con finalità occupazionali nel sociale a favore di fasce deboli (donne, giovani, disoccupati), e aderente a Federsolidarietà, la cooperativa Acli diventa nel 1993 cooperativa sociale di tipo A, investendo tutte le sue risorse in servizi socio-assistenziali ed educativi. Oggi possiede un?ampia sede a Cordenons (Pordenone) che è un punto di riferimento per tutti i soci, ed è meta di visite da parte di operatori sociali e del settore cooperativo italiani ed europei. Occupa circa 180 soci lavoratori, il 90% dei quali donne. Anziani e disabili sono i soggetti ai quali sono rivolti i servizi socio-assistenziali e sanitari della cooperativa, garantiti 24 ore su 24. Nel 2002 è sorta ?Casa Padiel?, casa famiglia nel comune di Aviano gestita da residenti diversamente abili. Info: tel. 0434.541313; info@coopacli.it; www.coopacli.it
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